Relazione sull’attività dell’Ente.
La
Fondazione è nata il 12.2 09, costituita da un gruppo di famiglie di
soggetti diversamente abili.Suo fine è il recupero e la riabilitazione
cognitiva e comportamentale dei disabili e quello di affrontare il
drammatico problema del “dopo di noi “ escludendo il ricorso alle case
“protette”, ma realizzando strutture “aperte” come le case famiglie o i
gruppi appartamenti.
Nella
sua attività di recupero cognitivo e comportamentale la Fondazione ha
realizzato alcuni laboratori, da quello delle attività cognitive,
mettendo in pratica il metodo di Reuven Feuerstein, a quelle di pittura
e disegno, da quelle di attività motorie a quelle della musica e
della danza,da quelle del teatro e cinema a quelle della P.E.T. Therapy
e dell’ippotherapia.
Ma
soprattutto la Fondazione punta, per il suo fine, ad attività
lavorative: il lavoro è visto non come attività manuale fine a se
stesso, ma come strumento di sviluppo cognitivo e comportamentale e,
anche come strumento ,atto a coniugare recupero ed inclusione,
senza la quale il recupero sarebbe vano
Perciò
la Fondazione, che possiede delle ampie serre , datale dalla Comunità
Montana del Pollino. ha iniziato un progetto di coltivazione di fiori e
di piante officinali del Pollino.
Lo
scopo di tale attività è sia quello di conoscere le piante e di
apprendere le caratteristica di una attività, ma è anche quella di
creare o inserirsi in micro circuiti commerciali, che permettano ai
soggetti disabili di entrare stabilmente in relazione con la società in
mezzo a cui vivono.
Lo
stesso fine e la stessa filosofia regge la seconda delle attività
manuali: un laboratorio di modellistica e della cartapesta.
Castrovillari è il centro di una importante manifestazione culturale:
il carnevale del Pollino, che ancora non ha prodotto tutte le sue
potenzialità.
La
Fondazione vuole dare vita a dei carri allegorici, che sfilino a
Carnevale, per favorire la creazione dell’arte minore della cartapesta
e permetta ai ragazzi di apprendere la tecnica e attraverso questa di
avviare e un percorso di recupero cognitivo e comportamentale, ma anche
un’altra occasione di inserimento nel tessuto sociale della realtà
castrovillarese
In
sostanza con le attività delle serre (coltivazione dei fiori e delle
piante officinali del Pollino, si pensi alla lavanda e alla confezione
di sacchetti di tale piante per combattere le tarme) e con il progetto
della modellistica e della cartapesta si vuole realizzare un percorso
di inclusione e di riabilitazione cognitiva e comportamentale
Castrovillari, 2 gennaio 2009
Il Presidente della Fondazione “il Filo d’Arianna”
Antonio Di Diego